lunedì 30 giugno 2008

Di caldo, di progetti e di filmetti

Il caldo.

Il caldo di questi giorni è indescrivibile. E' un caldo torrido, ti artiglia, ti annulla totalmente. Si puo scorgere il cervello liquefarsi, uscire dai pori della pelle assieme a quantità esorbitanti di sudore. Un mio amico, A., sostiene che sia impossibile apparire belli d'estate. E' che il caldo rivela la nostra umanità, la nostra imperfezione: pelli lucide e sudaticcie, vestiti incollati, carne flaccida che fuoriesce, capelli umidi, gote arrossate, sguardo spento...e poco salva l'abbronzatura. Ci pensavo oggi, mentre ero in fila per rinnovare il mio abbonamento dell'autobus (e pagare una multa). Ho preso il biglietto (666, buon augurio) e mi sono messa diligentemente in coda. Tra la gente impazientemente in ansia, che si sventolava giornali e qualunque altra cosa per un minimo di refrigerio. Leggevo Kafka, seduta per terra con il mio biglietto demoniaco. Mio padre - che mi ha accompagnato, per gli obblighi legali di tutore- cianciava ininterrottaemnte, sudava copiosamente, soffermava lo sguardo più a lungo sulle belle donne e ragazze che sulle altre persone. In una parola, ero infastidita da lui, dal caldo, dalla situazione. Un pomeriggio ad dimenticare.


Faccio progetti... a breve e lungo termine. Penso se andare ad un concerto dei Baustelle a Jesolo o alla mostra espressionista a Como. In ogni caso, i problemi di tarsporto sono evidenti, e servono soldi che io non ho, visto che non mi va di chiederne troppi ai miei genitori. Vedremo.


Stasera ho visto un film, a Love Song for Bobby Long (il titolo inglese ha una sonorità migliore). Mi è piaciuto abbastanza, soprattutto l'ambientazione New Orleand pre-Katrina, anche se il avlore del film è sfumato in un finale troppo melenso, in un atmosfera bohemien guastata dal sogno americano della famigliola felice, e l'aria colta che il film si voleva dare con citazioni qua e là e grandi quantità di libri sparsi per la casa era un pò artificiosa. Comunque, la guida die film era troppo severa nel dargli una sola stellina (se si pensava che un film dal titolo Poppea, la prostituta dell'impero - o qualcosa di simile- ne aveva almeno due...). D'altraparte, assegnava solo due stelline a Velvet Goldmine, quindi non potevo aspettarmi troppo.

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